La Chiesa Cristiana ricorda e festeggia nel giorno del 4 aprile la figura di Sant’Isidoro di Siviglia, teologo e vescovo vissuto tra il VI e VII secolo dopo Cristo nell’attuale territorio della Spagna. La biografia e le vicissitudini che hanno scandito la vita terrena del santo.
SANT’ISIDORO DI SIVIGLIA
Secondo i documenti storici a nostra disposizione Sant’Isidoro di Siviglia è nato a Cartagena probabilmente nell’anno 560 dopo Cristo ed è scomparso il 4 aprile del 636 nella città di Siviglia di cui era vescovo. Viene ricordato non solo per essere stato uno straordinario religioso ma anche per le sue competenze nelle vesti di teologo e scrittore. Le sue opere sono state riconosciute a livello universale tant’è che viene considerato una delle figure più rilevanti di tutta la cultura medievale.
Nonostante questo abbiamo a disposizione pochissimi elementi che ci permettano di ricostruire la biografia del santo cristiano. Questo è dovuto anche alla mancanza di una biografia vera e propria. Fortunatamente possiamo contare su alcune notizie tra cui quella redatta da un diacono dell’epoca di nome Redempto.
Il religioso ebbe modo di raccontare gli ultimi momenti di vita terrena di Sant’Isidoro evidenziandone la preoccupazione e la raccomandazione sull’importanza della penitenza e della preghiera.
Una sorta di dipinto letterario è stato realizzato da Braulione di Saragozza che tra le altre cose è stato il suo discepolo più fedele. Ulteriori testimonianze arrivano da Ildefonso di Toledo che è stato un arcivescovo vissuto nel VII secolo dopo Cristo.
L’EPISCOPATO A SIVIGLIA
L’anno 601 Isidoro subentrò a suo fratello primogenito Leandro quale vescovo della città spagnola.
Sembra che la sua famiglia fosse di origini nobili e di religione cattolica. La sua prima parte di vita è stata vissuta a Cartagena dove però dovette subire l’onta dell’espulsione ordinata dai Goti.
Una sanzione imposta per delle presunte complicità della famiglia con i nemici bizantini.
Suo padre si chiamava Severiano e aveva due altri fratelli: Fulgenzio che divenne a sua volta vescovo di Astigi e sua sorella Fiorentina che divenne monaca.
Dalle ricostruzioni di studiosi si è riuscito a stabilire che molto probabilmente i genitori di Sant’Isidoro morirono precocemente per cui lui venne cresciuto ed educato da suo fratello Leandro.
Durante gli anni dell’episcopato Sant’Isidoro ebbe modo di presiedere al Secondo Concilio provinciale di Siviglia, il Terzo e il Quarto Concilio Nazionale che si tende a Toledo. Si ritrovò a vivere un’epoca in cui la parte sud-orientale della Spagna attraversava forte instabilità. Ebbe un ruolo importante nella diffusione del cattolicesimo peraltro dimostrandosi critico nei confronti dei regnanti che imponevano con la violenza alle comunità giudaiche la conversione.
Durante la sua vita ebbe modo di scrivere diverse opere in cui affronta tematiche piuttosto importanti come i dogma religiosi e questioni di natura storica ed esegetica.
Ritornò alla casa del Signore il 4 aprile dell’anno 636 ed è attualmente patrono della città di Siviglia, di internet, dei programmatori e degli studenti.