San Evezio, la storia di un martire cristiano

Il 24 febbraio di ogni il calendario della Chiesa Cattolica ricorda e festeggia san Evezio, martire cristiano ucciso nel corso del IV secolo dopo Cristo durante le terribili persecuzioni volute dall’imperatore Diocleziano.

Secondo la tradizione san Evezio è nato, probabilmente, in un giorno del III secolo dopo Cristo. Non ci sono documenti storici che parlano della sua vita terreno al di fuori del martirologio siriaco del IV secolo e in quello geronimiano. Evezio è nato in una famiglia romana e pare sia stato membro del personale del palazzo imperiale.
Era il periodo della diffusione del cristianesimo in ogni angolo dell’impero e soprattutto del grande contrasto opposto dagli imperatori che volevano assolutamente preservare le antiche usanze pagane che avevano accompagnato Roma in tanti anni di storia.

In particolare, l’allora imperatore Diocleziano ordinò la pubblicazione dell’editto contro i cristiani in data 23 febbraio 303 che di fatto dava il via alle drammatiche persecuzioni. L’editto fu pubblicato nell’antica città di Nicomedia (si trovava nella regione dell’Anatolia che corrisponde grossomodo all’odierna Turchia) ed Evezio, che era un fervente fedele, si oppose immediatamente.
Gli fu fatale un gesto pubblico di grande impatto: l’uomo fece a brandelli il libello fatto affiggere dall’imperatore davanti a tutti. Fu uno smacco che Diocleziano non perdonò e infatti Evezio fu condannato a morte.

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