Il 1 marzo, nel calendario romano, viene ricordato e festeggiato Papa Felice III, 48esimo pontefice della Chiesa Cattolica venerato come santo.
Papa Felice III è nato in una famiglia nobile romana, la gens Anicia, nel corso del V secolo. Non si hanno riscontri storici precisi sul giorno della sua nascita e neppure sull’anno. Secondo alcune ricostruzioni, sembra che prima di intraprendere una vita completamente consacrata alla religione, Felice sia stato sposo di un aristocratica romana di nome Petronia dalla quale ebbe alcuni figli tra cui Giordano. Quest’ultimo sarà padre di un bambino che poi diventerà il futuro Papa Agapito I e nonno di colui che diventerà Papa Gregorio I.
L’elezione di Papa Felice III
Sulla vita terrena di Papa Felice III non si hanno tantissime notizie se non a partire da quel 13 marzo del 483 in cui venne eletto quarantottesimo pontefice della storia della Chiesa di Roma.
All’epoca l’elezione avveniva in maniera differente dall’attuale sistema impostato sul conclave e in particolare con una scelta fatta dal popolo romano e con relativa ratifica imperiale.
In quell’anno però non c’era più l’imperatore d’Occidente per cui il diritto venne rivendicato da Flavio Odoacre, generale e politico germanico.
L’eresia di Eutiche
Era un momento storico abbastanza turbolento anche dal punto di vista religioso con la Chiesa alla presa con un lungo conflitto con l’eresia di Eutiche. Si trattava di un teologo e monaco cristiano di origini bizantine fondatore del monofisismo ossia la teoria secondo la quale nell’unica persona di Gesù, dopo l’incarnazione, vi sia la sola natura divina.
Papa Felice III dovette quindi affrontare queste problematiche rifiutando l’editto che cercava di obbligare una riconciliazione tra le due opposte fazioni. Papa Felice presenziò il suo primo sinodo durante il quale scomunicò Pietro Fullo che era un famoso monofisita che si insediò nella sede della chiesa di Antiochia.
Successivamente scomunicò Pietro Mungo ma questo atto comportò un vero e proprio scisma tra Oriente e Occidente che durò circa 35 anni.
Gli Ariani
Furono anni difficili durante i quali, soprattutto in terra, africana il re dei Vandali e degli alani Genserico unitamente a suo figlio Unerico portò avanti una vera e propria persecuzione dei confronti della chiesa imponendo ai cattolici l’esilio. In tale periodo, per paura, alcuni cattolici erano caduti nell’eresia ed erano stati identificati dalla chiesa romana come Ariani. Quest’ultimi cercarono di rientrare, una volta che la pace fu ristabilita, e Papa Felice convocò un sinodo lateranense nel 487 dal quale detto le condizioni per consentire agli Ariani di essere riammessi nella chiesa.
Papa Felice è morto nell’anno 492 al termine di un papato durato 8 anni, 11 mesi e 23 giorni. Come consuetudine dell’epoca la sua salma venne sepolta nella tomba di famiglia nella Basilica di San Paolo fuori le mura.
Una curiosità è legata al suo nome di Pontefice in quanto avrebbe dovuto portare il nome di Felice II giacché quest’ultimo, essendo stato ariano, venne considerato un antipapa contro il papa legittimo che era Liberio. Siccome l’antipapa Felice II venne di fatto confuso con un omonimo martire venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica, si arrivò alla scelta del nome pontificale di Papa Felice III.